C'era una volta e ancora c'è… (2013)

Nonni e nipoti sul palcoscenico per raccontare la storia della “Proletaria”, la Coop di consumo nata in un piccolo fondo concesso dopo le macerie della guerra dall’Ilva a fianco della portineria della fabbrica.
Uno spettacolo divertente, un racconto fluido e rigoroso dal punto di vista storico, basato sulla ricostruzione di Ivan Tognarini, docente di storia moderna all’Università di Siena.
“C’era una volta e ancora c'è”, questo il titolo della pièce teatrale, ha riscosso un grande successo tra il pubblico, facendo scoprire ai piombinesi l’attività dell’ “Accademia dei piccoli” del Teatro dell’Aglio e il Laboratorio teatrale dell’Università delle Tre età. Una fusione riuscita alla perfezione, almeno quanto la trama del racconto scritto da Maurizio Canovaro e Valentina Brancaleone, che ha legato a misura la storia della cooperazione e quella della città.
Momenti duri, raccontati dalle donne sedute sulle sedie al fresco, come si faceva una volta, raccontando in pubblico gioie e dolori della vita. Lo spettacolo si apre con i ragazzi in festa per la Liberazione, tra grida di giubilo, canti e tricolori. È da lì che comincia a dipanarsi la storia della Proletaria, nata con lo scopo di offrire alla popolazione martoriata 
dalla guerra cibo a buon prezzo.
Un vero avvenimento, che le donne raccontano tra un ricamo e l’altro, che genera aspettative, non solo di risparmio per le magre quindicine,maanche occupazionali.
I negozi della Coop nascono come funghi e tutto fila liscio fino a quando non arriva la serrata della Magona. Fino ad allora i magonisti erano considerati aristocrazia operaia. “Prendilo è di Magona”, era il motto tra le donne anni Cinquanta.
Ma da lì a poco la “tegola” si abbatte sulla città. Disoccupazione e miseria. “La Proletaria” svolge ancora una volta la sua missione, concedendo a rate i generi alimentari necessari a sfamare una popolazione ancora unavolta alle corde.
Vivace l’interpretazione dei ragazzini che si alternano a leggere articoli della Costituzione.
Efficace il racconto, tutto in piombinese, delle donne dell’Unitré. A pensare che tutto è nato per caso, dall’incontro tra Maurilio Campani e il Teatro dell’Aglio, ospitato nei locali del Centro soci Coop per l’attività l’Accademia dei piccoli.

(da "Il Tirreno", ven 7 giugno 2013, ed. Piombino-Elba, pag VII)

I protagonisti:

I bambini:

Giovanni Pasquinucci, Alessandro Montauti, Chiara Benigni, Emma Bellini, Bianca Giorgi, Sara Calonaci, Sara Tamburini, Greta Loi, Giulia Tassinari, Alessandra Boboc, Elisa Rocca, Asia Schiavoni, Azzurra Pacchini, Giada Barsotti.

Le donne:

Gabriella Gabbrini, Tamara Calabrò, Miretta Granchi, Adriana Ginanneschi, Meri Bollaro, Mariella Righini, Eugenia Nardi.

durata: 50'


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