Il Pifferaio di Hamelin (2008)

Scheda

n coproduzione con
Artimbanco

genere: Teatro Ragazzi
durata: 1h

con
Andrea Kaemmerle
Francesca Palla
Lapo Marliani

drammaturgia e regia di
Marco Leone

musiche di
Lapo Marliani

lo spettacolo è stato realizzato nell'ambito del progetto regionale Teatrinsieme - Sipario Aperto con il contributo di Regione Toscana e Provincia di Livorno

La storia comincia in una città assediata dai topi: una città assediata dai topi è una città che vibra, che scricchiola, una città morsa, sgranocchiata, tamburellata, una città dove non c'è pace, dove non si dorme...

Un pifferaio magico accetta di salvare la comunità in cambio di una ricca ricompensa.
Questo mago, questo musicista straordinario, era in possesso d'un piffero magico e di spartiti  incantati, raccolti in un libro segreto, che, si diceva, potessero essere usati per avocare a sé qualsiasi cosa (animali, persone, ombre, mostri, incubi, o altro che fosse) e controllarla ipnoticamente. La sua musica comincia infatti ad esercitare il suo potere sui topi, che, completamente in balia delle note, seguono il pifferaio fuori dalla città per gettarsi nel fiume e morire. La comunità esulta ma sentendosi ormai fuori pericolo rifiuta di pagare al pifferaio la ricompensa pattuita.
L'uomo comincia allora a suonare di nuovo, anche questa volta una musica magica, potente, misteriosa, irresistibile, e tutti i bambini cominciano a seguirlo: escono dalle case, dai giardini, dalle scuole, interrompendo i loro giochi, lasciando a metà le loro discussioni, per gettarsi in quel mare di note, per abbandonarsi a quella musica incantata, dolce e prepotente che li affascina e li rapisce.

E' così che i bambini della città seguirono il pifferaio magico e di loro non si seppe più nulla.

Il pifferaio di Hamelin è uno spettacolo giocato interamente sul ritmo, sulla musica e sul coinvolgimento attivo del pubblico. Un cantastorie e due musicisti trascinano gli spettatori nel mondo di Hamelin, e si lasciano, a loro volta,  trascinare dalle invenzioni sonore e ritmiche create dal pubblico, dando vita, insieme, ad uno spettacolo incentrato sul rapimento della musica e sull'improvvisazione.  


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